– Ciao!
– E così saresti il mio schiavo? Buono a sapersi!
Ma lo sai cosa significa davvero «ciao» ?
Oggi ciao è probabilmente la parola italiana più famosa al Mondo, e noi italiani la pronunciamo dalla mattina alla sera per salutarci nel modo più amichevole possibile.
Eppure la parola ciao è entrata nel nostro vocabolario da poco più di 100 anni. Nel corso del ‘900, infatti, i Veneti furono i primi a utilizzare il termine «s’ciao» per salutarsi, come abbreviativo di… schiavo! O, più precisamente, «sono il tuo schiavo»!
Se questo fatto ti sembra strano devi sapere in quel periodo era uso salutare le persone di alto rango sociale con la frase «servo suo», che esprimeva profondo rispetto.
L’espressione «schiavo vostro» o «servo vostro» si ritrova anche:
- nelle commedie di Goldoni (1707-1793): per esempio ne “La locandiera” il Cavaliere di Ripafratta si congeda con «Amici, vi sono schiavo». La stessa espressione è usata anche da Don Roberto nella commedia “La dama prudente” (atto I, scena VI).
- nella formula germanica di cortesia “servus“
Il successo dell’evoluzione della parola da «s’ciao» a «ciao», che ormai domina l’inizio e la fine di quasi tutte le nostre conversazioni sta probabilmente nella sua semplicità e suono simpatico. Non è andata altrettanto bene al popolo anglofono, ti basti sapere che ciao in inglese si dice in almeno 7 modi diversi!
Ebbene sì, strana razza quella italica: dalla mattina alla sera non facciamo altro che dirci “sono il tuo schiavo!”.
Pensaci bene la prossima volta che saluti qualcuno ;-)