Tu vita sei un precario groviglio
Misterioso marasma
che vano rendi ogni appiglio
Ol mio carismatico sofisma
Sei costante impermanenza,
contraddizione di paradossi
Arte pura quanto grezza
Quante volte mi commossi?
Equilibrio di contrari
Materia piena di atomi vuoti
Eppur noi così temerari
A qualche causa sempre devoti!
Come i battiti del cuore
Come pensieri nella mente
Tutto nasce e tutto muore
Ma c’é uno scopo lì nel mentre?
Ciò cui aspiro è l’Unità
Che sia questa la Verità?
Pur tuo schiavo incarcerato,
Ti amo, incondizionato.
Segreto di gioia illimitato.
Il sofìsma [so-fì-sma] è un sostantivo maschile che significa: “argomentazione capziosa e fallace“.
In altre parole, trattasi di un ragionamento logicamente corretto, tipicamente arzigogolato e spesso esposto adottando un registro linguistico particolarmente ricercato, nel quale però vi è l’intento consapevole di condurre a conclusioni errate.
Si differenzia dal “paralogismo” quest’ultimo si riferisce ad argomentazioni che inducono inconsapevolmente in errore.
Sofisma deriva dal greco σόφισμα (“sóphisma”: artifizio, abilità), che deriva a sua volta dal verbo σoφίζομαι (“sophìzomai” che significa parlare abilmente, scaltramente, in modo astuto).
La traduzione di sofisma in inglese è “sophistry”, nell’accezione più negativa del termine.
Nel contesto di cui sopra il termine “sofisma“ si riferisce a tutte le bugie che alle volte siamo – più o meno inconsapevolmente – indotti a raccontarci da soli, trovandoci a ragionare su temi che, per loro natura, sono inconoscibili.
2 Commenti. Nuovo commento
Domanda: il soggetto che espone un sofismo si chiama “sofista”?
Grazie.
Scat.
Non esattamente: “sofista” era semplicemente chi apparteneva alla scuola sofistica.
Quindi “sofista” non ha necessariamente un’accezione negativa.
Divennero famigerati perché cominciarono a offrire dimostrazioni filosofiche a pagamento, atte a giustificare qualsiasi cosa volesse il loro cliente…
Così nacquero i “sofismi” nel senso di cui sopra.
Tanto per rendere meglio l’idea, i “sofisti a pagamento” stavano alla filosofia un po’ come gli avvocati stanno alla giustizia.
Giustizia, non “legge”.
Ciao.