Quando nel riferirmi a una bella donna pronuncio quella parola che comincia per “f…” e finisce per “…iga” non sono assolutamente volgare: bensì sto adottando una raffinatissima figura retorica nota come sineddoche.
Sineddoche [si-néd-do-che] è un sostantivo femminie e una figura retorica che consiste nell’uso figurato di un termine attribuendogli un significato più o meno esteso. La sostituzione del significato della parola in questione può riguardare:
- la parte per il tutto (“la due ruote” al posto di “la moto”, “i cervelli” per “gli intellettuali”);
- il tutto per la parte (“la famiglia” per “il nucleo famigliare”)
- il materiale per l’oggetto (“ferri” al posto di “armi da fuoco” o “strumenti”)
- il genere per la specie e viceversa (“il felino” per “il gatto”, “i mortali” per “gli esseri umani”)
- il singolare per il plurale e viceversa (“aveva la palpebra calante” per “aveva le palpebre calanti”)
Attenzione: La sineddoche si distingue dalla metonimia perchè si basa su relazioni di tipo strettamente quantitativo.
Etimologia: sineddoche deriva dal greco συνεκδοχή «ricevere insieme».
La traduzione in inglese di sineddoche è: synecdoche.
Altri esempi?
Sineddoche [si-néd-do-che] è un sostantivo femminie e una figura retorica che consiste nell’uso figurato di un termine attribuendogli un significato più o meno esteso